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Feb
09
2011

Catechesi sul valore dell' autenticità e sacrificio 7 febbraio 2011

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Catechesi adolescenti. V come valori….

Ritorno su qualche valore della scorsa volta, per il quale troverai qualche frase del Card. Martini a commento dal Dizionario spirituale (Card. C.M.Martini)

Autenticità

Desidero, davanti al Signore e davanti a tutti voi, e cia-scuno di voi certamente lo desidera come me, di essere autentico. Vorrei cioè che esistesse una corrispondenza fra i gesti e le parole, una corrispondenza fra le parole e le azioni, una corrispondenza fra le promesse e gli adempimenti, una corrispondenza fra ciò che noi per grazia di Dio vogliamo essere e ciò che cerchiamo di essere e ci sforziamo di essere nella nostra vita quotidiana.

Desideriamo la verità, desideriamo l’autenticità, desideriamo che, nelle nostre parole, nei nostri gesti e nelle nostre azioni, tutto ciò che diciamo e che facciamo, corrisponda a ciò che il Signore ci mette dentro. Che non ci sia uno scarto, una distanza, un divario fra ciò che sentiamo e ciò che viviamo.

Cerchiamo dunque insieme l’autenticità, la desideriamo, la vogliamo nei rapporti di amicizia, di fraternità, nei rapporti di ogni giorno fra noi. E cerchiamo questa verità con delle caratteristiche particolari, che riassumo con alcune immagini che ricavo dal vangelo di Giovanni.

Cerco, o Signore, una verità che sia sorgiva come l’acqua, che sia semplice come il pane, che sia chiara come la luce, che sia potente come la vita...

Nasce allora spontanea una preghiera. Chi ci darà quest’acqua sorgiva che non viene mai meno? chi ci darà il pane semplice del nutrimento quotidiano, di cui pos-siamo cibarci ogni giorno e che possiamo spezzare ai fra-telli? chi ci darà questa chiarezza come quella della luce, di fronte alla quale non chiudiamo gli occhi? e chi ci darà la potenza della vita?

Ed ecco che il Signore ci risponde e ci dice: Io sono l’acqua viva; io sono il pane della vita; io sono la luce;io sono la risurrezione e la vita. Io sono l’acqua viva che non viene mai meno e che toglie ogni sete, io sono l’acqua che zampilla per la vita eterna. Io sono il pane di vita: chi ne mangia non muore. Io sono la luce che ri-splende tra le tenebre e che le tenebre non possono co-prire. Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se morto vivrà; e chi vive e crede in me, avrà vita eterna.

« Sacrificio »

Sant’Agostino definisce il sacrificio cristiano una qualunque operazione eseguita per entrare in filiale comunicazione d’amore con Dio: il sacrificio è quindi una pasqua, l’ingresso nella terra divina .

In altre parole, possiamo dire che il sacrificio inteso in senso oggettivo è l’uomo stesso che, mosso dall’amore, passa dall’attenzione alle molte cose alla dedicazione unica della propria esistenza a Dio, dando al proprio vivere il significato di un atto di amore: ecco il sacrificio per eccellenza.

Come entra nella nostra vita quotidiana il sacrificio? Mediante la «giusta direzione del cuore», che un tempo si chiamava la retta intenzione: in essa si rias-sume l’ascetica cristiana L’uomo che ha raccolto tutta la sua esistenza nel proposito di voler piacere a Dio solo, entra nel sacri-ficio di Cristo, e quindi nel Regno del Padre; parteci-pa della pienezza di Dio e ne fa partecipare le realtà che egli santifica con la giusta direzione del cuore.

 

Per riflettere:

  • Che cosa significa per te autenticità? Fai qualche esempio in particolare nei rapporti umani?
  • Cosa significa sacrificio? Nella tua vita provi l’esperienza del sacrificio?