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Mag
23
2011

Catechesi sul servizio dell' OF.

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Catechesi Adolescenti sul servizio…

in preparazione dell’ oratorio Feriale: tra accoglienza e cittadinanza.

  • ·“per noi che siamo presenti in Oratorio, per noi che ci sta a cuore la vita dell’ Oratorio”. Non è necessario che tutti gli adolescenti facciano tutto, ma che incontrino coetanei che amano il proprio oratorio.
  • ·Noi allora possiamo interrogarci sul nostro servizio: un servizio fatto in un determinato modo, con un certo stile, puntando su alcune attenzioni. Un servizio fatto con stile e con amore non può giustificare le affermazioni: “non ho tempo, non ho voglia, fa caldo, sono stanco mi devo riposare”, perché solo quando hai tempo per metterti al servizio degli altri allora hai tempo per fare tutto il resto.

Accoglienza e cittadinanza di un adolescente in Oratorio:

Accoglienza: l’oratorio apre le sue porte a tutti gli adolescenti che entrano in esso rispettando le regole, l’oratorio è solo un luogo di aggregazione e di ritrovo. Vado in oratorio perché ci sono i miei amici, posso giocare a calcio o a carte. Vado in oratorio perché mi piace quella proposta.

Cittadinanza: Io adolescente vado in Oratorio, perché lo abito, lo sento mio, non solo rispetto le regole ma le condivido, non solo mi ritrovo con i miei amici ma in oratorio ci abito, per questo mi arrabbio se qualcuno sputa per terra, lo sporca, rompe, butta i mozziconi sotto il portico, non rispetta gli spazi. Essere cittadini del proprio oratorio significa sporcarsi le mani per renderlo più bello e più accogliente, è trasmettere questa cittadinanza a chi mi è accanto perché tutti si possano sentire accolti. Essere cittadini del proprio oratorio significa trovare uno spazio e una proposta per tutti, non solo per me, ed è per questo che ogni bambino deve essere rispettato, voluto bene e amato nel mio oratorio. Non posso accettare che qualcuno se la prenda e insulti i più deboli. Essere cittadino del mio oratorio significa essere consapevole che tutti mi guardano e dai miei atteggiamenti e comportamenti prendono esempio.

Allora alcune domande:

  1. 1.Perché scelgo di fare l’animatore, mi sento cittadino del mio Oratorio?
  2. 2.Quali sono le regole perché l’oratorio diventi una casa per tutti?
  3. 3.Quale dev’essere lo stile dell’ animatore? E quali attenzioni deve avere?
  4. 4.Che cosa vuol dire per te abitare il proprio oratorio e amarlo?
  5. 5.Cos’è per te un esperienza di servizio?
  6. 6.Cosa significa essere attento all’ ultimo, rispettarlo?
  7. 7.Cosa potremmo fare per rendere il nostro oratorio più accogliente? Quando?
  8. 8.Cosa significa condividere e essere corresponsabili dell’ Oratorio?
  9. 9.Come potremmo far nascere una comunità di persone che ama il proprio oratorio? Quali sono fondamentali di questa comunità?